Libertà di esprimere idee che possano accrescere la voglia di una nuova civiltà
Categoria: SPAZIO CULTURA
In questa pagina, i membri del gruppo INTERAZIONE e gli ospiti che intervengono in questo spazio culturale, propongono riflessioni sulla nostra società affinché il lettore possa osservare la vista con altri punti di vista.
Domenica 16 novembre alle ore 19,30 al Teatro Maria Carta nell’ambito della rassegna “Stagione Autunnale Teatro Villaspeciosa 2025”
Foto Gianni Sanna
Prosegue la “Stagione Autunnale Teatro Villaspeciosa 2025” organizzata da Abaco Teatro sotto la direzione artistica di Rosalba Piras, ricco cartellone che porta in scena tematiche e figure di rilievo storico e contemporaneo nell’ambito del più ampio progetto “Arte e Sostenibilità”.
Protagonista del prossimo appuntamento, domenica 16 novembre alle ore 19,30, l’atteso debutto nazionale della nuovissima produzione di Abaco Teatro “JOHANNA VEDOVA VAN GOGH – al di là dei colori” scritto e diretto da Tiziano Polese. Sul palco lo stesso Polese nel ruolo di Vincent Van Gogh, Rosalba Piras nei panni di Johanna Bonger vedova di Theo Van Gogh interpretato da Antonio Luciano.
Lo spettacolo porta in scena, con un linguaggio potente, commovente, visionario e multimediale, una delle figure fondamentali della storia dell’arte moderna: Johanna Bonger, moglie di Theo van Gogh, fratello del geniale pittore Vincent van Gogh, sullo sfondo di uno dei momenti più toccanti della sua vita segnato dalla scomparsa dell’artista e, a breve distanza, del fratello Theo.
Foto IVANO CUGIA
La pièce non si limita a rappresentare un episodio biografico, ma sottolinea l’importanza di ridare voce a figure chiave della storia dell’arte, come Johanna Bonger, il cui ruolo di catalizzatrice culturale è stato per troppo tempo sottovalutato. Il focus su Johanna, che si ritrova improvvisamente sola a Parigi con un figlio in fasce e l’immensa eredità di migliaia di dipinti e carteggi epistolari di Vincent van Gogh ancora sconosciuto, celebra la sua forza: lungi dall’arrendersi di fronte al compito arduo e alla precarietà economica, Johanna sceglie con determinazione di dedicare l’intera esistenza a diffondere il genio del pittore nel mondo, compiendo un’impresa che riscrive di fatto la storia dell’arte moderna. La narrazione ripercorre il suo cammino sullo sfondo di una Parigi di fine Ottocento. La forza visionaria di Vincent, il sostegno appassionato di Theo e l’incrollabile determinazione di Johanna emergono in una scenografia immersiva, suggestiva dove le proiezioni dei quadri, i giochi di luce, le ombre, i riflessi e la musica si fondono, trasformando la scena in una tela viva in cui i tre protagonisti si muovono tra memoria e azione, come presenze sospese nei ricordi che la vedova è chiamata a ricomporre.
Foto Gianni Sanna
L’opera è frutto di un intenso lavoro di ricerca e scrittura condotto da Tiziano Polese che ha intrapreso un profondo scavo documentale, concentrandosi in modo particolare sull’immenso carteggio epistolare e sugli scritti privati dei protagonisti, per far fiorire un testo e uno spettacolo di straordinaria originalità e spessore umano. Attraverso una scrittura, una regia e un’interpretazione magistrale, Tiziano Polese restituisce al pubblico le sfumature umane, inedite e sconosciute ai più di Johanna, Vincent e Theo, ponendo l’accento sulla tenacia incrollabile di Johanna, per un’esperienza teatrale toccante e rivelatrice.
Prosegue inoltre nel foyer del Teatro Maria Carta la mostra fotografica di Enrico Spanu “ATTACCATI ALLE RADICI”, suggestiva carrellata di scatti in bianco e nero stampati con la tecnica della tricromia, per un magico percorso visivo alla scoperta degli alberi ultra millenari della Sardegna.
La “Stagione Teatro di Villaspeciosa ottobre/dicembre 2025” è organizzata da Abaco Teatro con il patrocinio del Comune di Villaspeciosa, sostenuta dal contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e della Fondazione di Sardegna.
In un vivace susseguirsi di spettacoli, laboratori, attività culturali e percorsi multidisciplinari rivolti a tutti, anche quest’anno prende il via la Stagione Autunnale al Teatro di Villaspeciosa organizzata da Abaco Teatro sotto la direzione artistica di Rosalba Piras, che dal 19 ottobre al 14 dicembre animerà il Comunale Maria Carta con un cartellone che punta a rafforzare il concetto di spazio teatrale come luogo non solo di cultura ma anche di ascolto, condivisione, emozione, incontro e crescita collettiva. Tanti i temi e i personaggi di ieri e di oggi che tratteggiano lo scenario di questa nuova edizione della Stagione che si inserisce nel più ampio progetto “Teatro di Villaspeciosa Arte e Sostenibilità 2025”. Attraverso proposte artistiche di respiro nazionale, originali e innovative, la rassegna porta in scena un ampio ventaglio di argomenti che abbracciano il passato e la contemporaneità, il sociale e l’intimo, offrendo così allo spettatore un percorso ricco di stimoli e spunti di riflessione.
Joyce ed Emilio Lussu
Quel mattino di marzo
Diversi Unici
Spazio al prezioso valore della memoria storica, ai principi di libertà e all’impegno civile con vari allestimenti, primo in ordine cronologico “JOYCE ED EMILIO LUSSU – storia di un amore e di una passione civile”, coprodotto da Abaco Teatro – Associazione L’Alambicco. Uno spettacolo che celebra l’impegno e il coraggio di due figure emblematiche della Sardegna ai tempi della Resistenza. E sempre sul filo della memoria, la Stagione affronta il tema dei diritti dei lavoratori, volgendo lo sguardo in particolare all’universo femminile e alla forza delle donne con “QUEL MATTINO DI MARZO”, firmato da L’Effimero Meraviglioso. Una messinscena necessaria che, attraverso un episodio simbolo delle lotte operaie e delle ingiustizie sociali del primo Novecento in Sardegna, invita a riflettere e interrogarsi sulle cause del fenomeno dello sfruttamento e le sue infinite evoluzioni fino ai giorni nostri. L’ambito dell’integrazione e della diversità trova poi voce in spettacoli come “DIVERSI? UNICI!! – The Addams Family” di Teatro Tragodia, godibilissimo allestimento che celebra gioiosamente la bellezza di non essere omologati, sottolineando l’importanza di valorizzare ogni diversità come risorsa per una società più ricca e feconda. E ancora, sempre sul fronte dell’inclusione, in scena “VOLEVO VOLARE”, ispirato alla fiaba “Il brutto anatroccolo” e prodotto dagli Actores Alidos, magistrale esortazione ad affermare la propria identità, qualunque essa sia, sbarazzandosi di insicurezze e pregiudizi che soffocano il valore e le potenzialità che albergano in ognuno di noi.
Johanna Vedova Van Gohh
Testimonianza, coraggio e resilienza sono poi al centro della nuovissima produzione di Abaco Teatro “JOHANNA VEDOVA VAN GOGH al di là dei colori”, un meraviglioso e sorprendente ritratto della moglie del famoso artista, animata da un’eccezionale audacia e forza interiore nell’intraprendere da sola un cammino di riscatto che permetterà al mondo di conoscere il genio di Vincent Van Gogh. La celebrazione della dirompente e indomabile energia al femminile prosegue con “FRAGILE” un inno alla forza nascosta di Anfiteatro Sud, commovente spettacolo tracciato sui valori della resistenza silenziosa delle donne, tra sofferenza e speranze, lotte quotidiane e rivoluzionari traguardi.
Rolling Caravaggio
Infine, un focus speciale è dedicato ai temi più intimi del quotidiano con “ROLLING CARAVAGGIO” prodotto da QuartaParete, uno spettacolo che, attraverso un linguaggio brillante e coinvolgente, invita ad affrontare le sfide dell’epoca contemporanea, come l’identità, la paura, la speranza e la capacità di reinventarsi con consapevolezza e un pizzico di creatività.
Attraverso una ricchissima pluralità di proposte, anche quest’anno Abaco Teatro rafforza ulteriormente la sua attenzione verso le autentiche necessità della comunità proponendo, oltre agli spettacoli, laboratori permanenti aperti a tutti dedicati alle arti performative, alla lettura, alla scrittura e al riciclo creativo. Questi spazi sono stati progettati non soltanto per trasmettere competenze in modo continuativo, ma anche come strumenti di contrasto all’emarginazione e di supporto al superamento di ogni forma di disagio, favorendo un’integrazione armoniosa tra partecipanti di tutte le età, dai più anziani ai più giovani. Inoltre, si rinnovano i matinée rivolti alle scuole con l’obiettivo di coadiuvare gli insegnanti nell’introduzione a scuola di temi significativi, promuovendo l’apertura alla diversità, lo sviluppo dell’empatia e il pensiero critico. Di rilievo è anche il progetto di book sharing, una strategia di scambio gratuito di libri, altamente rispettosa dell’ambiente, che permette di ridurre il consumo di carta vergine e di tutelare gli alberi. Prosegue inoltre l’iniziativa del “biglietto sospeso”, che consente di offrire ingressi gratuiti alle persone in condizioni di maggiore fragilità. Per favorire poi un rapporto diretto, coinvolgente e critico con il pubblico, a fine spettacolo gli spettatori sono invitati a esprimere la propria opinione attraverso un voto: un momento importante che mette al centro le preferenze del pubblico e permette di monitorare il gradimento delle proposte culturali. Inoltre, durante tutta la Stagione Teatrale, sarà possibile visitare la mostra fotografica di Enrico Spanu “ATTACCATI ALLE RADICI”, allestita nel foyer del Maria Carta. Nei suoi suggestivi scatti in bianco e nero, stampati con la tecnica della tricromia, l’artista propone un magico percorso visivo alla scoperta dei più importanti e maestosi alberi ultra millenari della Sardegna, vere e proprie sculture viventi che sfidano il tempo e le tempeste. Tutti gli spettacoli che compongono il ricco cartellone firmato da Abaco Teatro, sono legati da una narrazione e un filo conduttore comuni, sviluppando nel corso dei mesi un excursus nella storia, nel sociale e nel costume di tutti i tempi, vivacizzato da storie e personaggi coinvolgenti, iconici e declinato nei più raffinati linguaggi e stili teatrali.
Si parte domenica 19 ottobre alle 19.00 con la presentazione della mostra fotografica allestita nel foyer del teatro “ATTACCATI ALLE RADICI – Incontro con Enrico Spanu e Lello Caravano”: il primo autore delle opere esposte e il secondo redattore dell’omonimo libro. Tra foto e storie degli alberi secolari e monumentali della Sardegna, gli artisti incontrano il pubblico per un incantevole viaggio alla scoperta della natura incontaminata dell’Isola. La serata prosegue alle ore 19,30 con “JOYCE ED EMILIO LUSSU – storia di un amore e di una passione civile” coprodotto da Abaco Teatro – Associazione L’Alambicco, testo e regia di Alessandro Macis con Rosalba Piras, Tiziano Polese e Antonio Luciano. In occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Emilio Lussu, lo spettacolo di grande impatto emozionale, ci guida in un viaggio profondo tra storia, umanità e impegno civile. Sul palco rivivono le vite di due figure emblematiche: il coraggioso patriota Emilio Lussu, simbolo di lotta e libertà, e Joyce, compagna di vita e di ideali, uniti da un amore che ha attraversato le sfide dell’epoca. Un tributo teatrale che dà voce e memoria a eroi che hanno trasformato la loro vita in un esempio di dignità e passione civile per un caloroso invito a riflettere sull’importanza di lottare per un ideale.
La Stagione prosegue domenica 26 ottobre alle 19,30 con “QUEL MATTINO DI MARZO” ovvero la tragedia di Buggerru messa in scena da L’Effimero Meraviglioso, scritto da Nino Nonnis con Carla Orrù, Michela Cidu, Daniela Musiu e Annalisa Serri per la regia di Maria Assunta Calvisi. Un racconto intenso e toccante che ricostruisce la vicenda di quattro donne, tra cui una giovane incinta e un’attivista sindacale, vittime del crollo della miniera Genna Arenas nel 1913. Attraverso una narrazione poetica, musica e immagini, lo spettacolo rende omaggio alle loro vite spezzate, restituendo al pubblico una delle più drammatiche pagine della storia mineraria sarda. Un’opera che celebra il coraggio femminile e il dolore condiviso, trasformando uno spaccato buio in un racconto di forza e speranza. Cambio di atmosfere e risate assicurate domenica 9 novembre alle 19,30 con la divertentissima pièce “DIVERSI? UNICI!! – The Addams Family” di Virginia Garau e Daniela Melis, prodotto da Tragodia Teatro. Sul palco Virginia Garau, Daniela Melis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis. In scena tutta la bizzarra magia della Famiglia Addams in uno spettacolo “mostruosamente” spassoso e provocatorio, ispirato alle iconiche strisce di Charles Addams. Lo spettacolo ci porta nel mondo di una famiglia che sfida ogni convenzione, rivelando come l’unicità e la diversità siano le vere ricchezze della società. La storia di una maestra che indaga sull’assenza dei piccoli Addams a scuola diventa un’occasione per riflettere sui pregiudizi e sull’importanza di accettare ciò che ci rende diversi. Tra humor nero, satira e un mix di danza, musica e maschere, la pièce celebra la bellezza di essere unici, perché nessuno è davvero “normale” e per fortuna! Domenica 16 novembre alle 19,30 appuntamento poi con l’atteso debutto della nuovissima produzione di Abaco Teatro tutta dedicata all’universo dell’arte e ai suoi grandiosi protagonisti. In scena quindi “JOHANNA VEDOVA VAN GOGH al di là dei colori” scritto e diretto da Tiziano Polese, con Rosalba Piras, Tiziano Polese e Antonio Luciano. Dopo la morte di Vincent van Gogh e del fratello Theo, Johanna Bonger, giovane vedova e madre, si ritrova sola con migliaia di dipinti di un artista ancora sconosciuto. Lo spettacolo racconta la sua vicenda intrecciata a quella dei due fratelli, Vincent e Theo, uniti da un legame profondo e indissolubile. Attraverso monologhi, lettere e scene di vita condivisa, emergono la forza visionaria di Vincent, il sostegno appassionato di Theo e la determinazione di Johanna, capace di riscrivere la storia dell’arte. Le proiezioni dei quadri e l’uso poetico di luci e musica trasformano la scena in una tela viva, dove i tre protagonisti si muovono tra memoria e azione.
Dai grandi del passato alle esilaranti dinamiche del quotidiano contemporaneo, domenica 23 novembre alle 19,30 è di scena “ROLLING CARAVAGGIO” di Stefania Boi e Massimo Carnicella, prodotto da QuartaParete con Stefania Boi, Massimo Carnicella, Daniele Corda, Valeria Lecca, Alberto Mura, Raffaele Tidu, Tiziana Vecchio e Antonello Zucca. In scena una commedia corale brillante e grottesca che mostra la routine giornaliera in un’eccentrica declinazione dove nulla è come sembra e tutto può cambiare in un attimo. Al centro della storia Enrico, semplice impiegato di provincia, che si imbatte in una misteriosa valigetta dal contenuto prezioso e inaspettato, simbolo di desideri nascosti e di un destino che si svela a sorpresa, tra comicità e grottesco. Grazie alla valigetta, la vita del protagonista si trasforma infatti in un susseguirsi di scelte imprevedibili, in compagnia di personaggi bizzarri e surreali.
Ancora il coraggio delle donne in scena domenica 7 dicembre alle 19,30 con “FRAGILE… maneggiare con cura” di Anfiteatro Sud, scritto da Susanna Mameli con Marta Proietti Orzella e Francesco Civile. Una narrazione teatrale intensa che svela tutta la fermezza di Maria, una donna che, dietro un’apparenza fragile, custodisce invece una forza sconfinata. È la storia di chi affronta le difficoltà della vita perdendo pezzi di sé, senza mai però perdere la speranza. Maria rappresenta la forza suprema di amare e di tener duro, anche quando il mondo sembra crollare. Un’opera che celebra la resilienza e l’importanza di custodire ciò che di più prezioso abbiamo, anche quando tutto sembra pericolosamente in bilico, fragile e sul punto di spezzarsi.
La Stagione Autunnale al Teatro di Villaspeciosa si chiude infine domenica 14 dicembre alle 19, 30 con “VOLEVO VOLARE” degli Actores Alidos, testo e regia di Valeria Pilia con Michela Cogotti Valera e Roberta Locci. Un allestimento arguto e divertente, ispirato alla celebre fiaba “Il Brutto Anatroccolo” di Andersen, rivisitato con ironia e freschezza. Sul palco due personaggi irresistibili guidano grandi e piccini in una coinvolgente avventura alla scoperta della bellezza della diversità. Con un pizzico di follia e tanto cuore, lo spettacolo dimostra che essere unici rende il mondo più bello e ricco di sorprese, contro ogni stigma e pregiudizio. La “Stagione Teatro di Villaspeciosa ottobre/dicembre 2025” è organizzata da Abaco Teatro con il patrocinio del Comune di Villaspeciosa, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e della Fondazione di Sardegna.
Non è per nulla semplice esprimere un punto di vista su ciò che sta accadendo, senza cadere nel gioco delle parti, nella strumentalizzazione o ancora peggio nella banalità retorica.
Questo però non è un buon motivo per un silenzio accondiscendente. Ci sono persone che stanno pagando con la loro vita ed io mi trattengo dall’esprimere un pensiero per il solo timore di un giudizio?
No, in questo caso il silenzio non è la cosa giusta. In particolare se, come nel mio caso, si rappresenta una realtà religiosa.
Tutti gli esponenti religiosi locali, nazionali, internazionali dovrebbero esprimersi. Ci dobbiamo esprimere. Ideale sarebbe trovare un messaggio e delle azioni condivise. Varie componenti del dialogo si stanno confrontando, ma non è semplice e il solo fatto che non sia semplice è indice di quanto profonde siano le ferite di una tradizione umana conflittuale.
Tutti i sommi maestri religiosi, i fondatori, spendendo la loro vita hanno cercato la fratellanza, la simbiosi tra il genere umano e le altre componenti viventi e materiali della terra, dell’universo.
L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology, recentissima realtà religiosa mondiale, ha seguito in tal senso le orme tracciate dai suoi predecessori, ricercando, scoprendo e insegnando moltissima teoria e pratica del reciproco aiuto; partendo dalla risoluzione dei conflitti interiori, si percorre la via verso la Libertà Spirituale Totale estendendo la propria relazione costruttiva attraverso sfere sempre più ampie del vivere quotidiano. Come in ogni disciplina degna di questo nome, richiede un percorso, un impegno quotidiano, bisogna essere disposti a mettersi in discussione e migliorarsi, ben sapendo di essere tutt’altro che perfetti.
Quindi, un religioso, quando si batte per la pace dovrebbe domandarsi se, o meno, si stia impegnando a fondo per appianare i suoi conflitti interiori. Poi con i suoi cari, con i suoi colleghi di lavoro o compagni di squadra, con i concittadini, con i connazionali, con le persone di tutte le altre nazioni, con la natura vivente e la materia, con la natura spirituale e con Dio. Tutto comincia dal Sé.
Leggendo queste quattro righe si capisce immediatamente che non è una passeggiata, ma è ciò che possiamo e dobbiamo fare.
Se non possiamo fermare le bombe, la violenza, il potere di individui che hanno accumulato interessi praticamente ineluttabili, incuranti dei loro atti e conseguenze, possiamo sicuramente iniziare noi stessi e dedicare ancora maggior cura a ciò che sta nelle nostre immediate vicinanze; trasformare tutto ciò che dentro di noi e vicino a noi costituisce motivo di astio, in occasione di conoscenza, di comprensione. Facile a dirsi, non sempre semplice realizzarlo.
I nostri rispettivi maestri religiosi ci hanno lasciato istruzioni su come fare. Ci vuole una enorme forza d’animo, ma è la sola forza che nessun’arma atomica o tecnologica, nessuna intelligenza artificiale o malata potrà mai sovrastare.
Se non siamo d’accordo con la violenza, con le guerre, le torture, le brutalità che ci colpiscono ogni giorno al punto tale da non avere neanche più la forza di volerci pensare, di volerne parlare, non accusiamo nessuno, non additiamo nessuno. Non soffiamo su un fuoco che sta già divampando, bruciando ogni cosa.
Piuttosto, lavoriamo su noi stessi, fino in fondo, in base alla nostra forma di credo, applicandola sinceramente, onestamente, con piena consapevolezza e integrità.
Se dovessimo trovarci ad escludere, a giudicare, ad additare, ad accusare, dovremmo essere consapevoli che questo non è ciò che intendevano i nostri insegnamenti originali e verificare se abbiamo compreso bene, oppure sospettare che qualcuno ci abbia messo le mani, alterandoli. Tutte le religioni nei loro intenti puri, sono portatrici di armonia e benessere per l’individuo e per la società.
Ecco quello che penso in merito a ciò che sta accadendo a Gaza e in tutti i luoghi del mondo dove il denominatore comune della follia si nasconde sotto giustificazioni che nessuna logica potrà mai veramente spiegare, ma possiamo ancora fare qualcosa.
Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il “Festival Internazionale della Sostenibilità – Giardini Aperti 2024”, giunto ormai alla sua diciassettesima edizione e organizzato da Abaco Teatro. Una grande kermesse di arti varie che dal 22 giugno al 4 agosto proporrà un fitto programma di eventi multidisciplinari diffusi tra Cagliari, Villaspeciosa, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Quartucciu, Quartu S. Elena e Siliqua.
Flash mob, spettacoli teatrali, performances, musica, seminari, laboratori, mostre e presentazioni di libri per diffondere in modo incisivo e capillare la cultura della sostenibilità, dove il palcoscenico, il più delle volte naturale e spontaneo, diventa portatore di buone pratiche e quindi un moltiplicatore delle stesse attraverso le sue variegate platee. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a stili di vita sostenibili è una delle sfide più importanti dei nostri tempi, e il settore culturale, in virtù della sua natura fortemente comunicativa e coinvolgente, svolge in questa prospettiva un ruolo determinante nell’attuare e promuovere scelte sostenibili, favorendone la divulgazione e la diffusione su larga scala. Da anni Abaco Teatro lavora seguendo questa traiettoria, offrendo al pubblico eventi di calibro internazionale e conducendo contemporaneamente lo spettatore a conoscere l’intima specificità dei luoghi. Così rappresentazioni, paesaggio e messaggi costituiscono un’unica narrazione per un Festival che da sempre si distingue come momento di festa, condivisione e riflessione per ripensare e immaginare positivamente un futuro migliore.
Una fitta schiera di artisti, affermati a livello internazionale e fermamente convinti che la cultura può costituire il minimo comune denominatore che consente di integrare economia, società e ambiente per uno sviluppo sostenibile del pianeta, anche quest’anno daranno il loro prezioso contributo al “Festival Giardini Aperti 2024”. Tra questi il KARKUM PROJECT di musica e cultura curda, direttamente dalla Svizzera l’acrobatica performer in bicicletta JESSICA ARPIN con “KALABAZI” e la FAMIGLIA GARDELONE che dalla Spagna e dall’Argentina porterà in Sardegna uno spettacolo surreale ispirato al tango argentino. In programma anche tante prime nazionali e produzioni nuove di zecca. Tra queste ultime spicca l’allestimento firmato da Abaco Teatro “IL GIARDINO DI EVA MAMELI CALVINO” dedicato a una straordinaria e tenace figura femminile, la prima a conseguire la libera docenza in un’università italiana in Botanica, nel 1915, e anche la prima donna a dirigere l’Orto Botanico di Cagliari. Eva Mameli Calvino è stata inoltre la persona che più di tutte ha guidato la crescita di una delle figure più importanti per la cultura del secolo scorso: il figlio Italo. Tra le prime nazionali non manca poi il focus sugli autori isolani come l’omaggio allo scrittore Sergio Atzeni con il debutto di “IO NON LO SO COSA SIA GIUSTO” del Teatro del Segno, messinscena tra parola e musiche dal vivo. Ancora, in prima nazionale, direttamente da Zelig, risate, gag, poesie, vignette e stravagante umorismo con ALVALENTI e “IL POETA GRAFICOMICO – QUANDO IL DISEGNO FA SPETTACOLO”. Dal grande schermo e dai più importanti teatri italiani approderà a Giardini Aperti anche l’arguto geologo MARIO TOZZI che, assieme a LORENZO BAGLIONI, presenteranno “AL CLIMA NON CI CREDO”, un graffiante progetto scritto sul filo dell’ironia sul tema dell’emergenza che ormai non possiamo più tacere: il cambiamento climatico. Altro fiore all’occhiello del Festival sarà l’intervento di EMANUELE MONTIBELLER, fondatore nel 1986 di Arte Sella, con “LECTIO MAGISTRALIS”, un favoloso excursus sulle infinite possibilità di realizzare ponti e intrecci creativi tra natura, architettura, musica, danza e tutto ciò che è frutto della fantasia.
La diciassettesima edizione di Giardini Aperti 2024 si distingue, oltre che per l’indiscussa caratura dei protagonisti, per la gran varietà di linguaggi utilizzati che scandagliano i temi del quotidiano attraverso opere e autori che attingono al presente ma anche al passato come nell’ “ORLANDO FURIOSO” della Compagnia Fraternal di Bologna o con la produzione Akròama “IL FAVOLOSO MONDO DI ESOPO”. Spazio anche a indimenticabili personaggi che hanno segnato la storia contemporanea con il loro genio, forza, vitalità e intuizioni, prima fra tutte MARGHERITA HACK messa in scena dall’autrice e attrice Laura Curino. E ancora il campione di ciclismo OTTAVIO BOTTECCHIA, tratteggiato abilmente dall’istrionico Tiziano Polese nella pièce prodotta da Abaco Teatro, o Alfonsina Strada, prima donna in assoluto che partecipa nel 1924 al Giro d’Italia, raccontata da Meridiano Zero, Teatro Tabasco e Compagnia Vaga nello spettacolo “PERDIFIATO l’incredibile vita di Alfonsina Strada”.
Tantissimi gli appuntamenti pomeridiani anche per i bambini, tra rivisitazioni di antiche fiabe, miti sardi e allestimenti interattivi dove i più piccini saranno coinvolti nella narrazione teatrale. Inoltre, ogni giorno prima degli spettacoli, saranno realizzati laboratori creativi dedicati ai bambini/ragazzi dai 5 ai 12 anni a cura di Legambiente, Unicef e Operazione Africa ODV. Le tematiche, affrontate attraverso il gioco, saranno la tutela ambientale, il riciclo, l’acqua e i diritti dei più piccoli.
Un Festival ricchissimo e il numero degli appuntamenti parla chiaro: in totale 51 rappresentazioni di cui 20 dedicate ai bambini e 31 al pubblico adulto, tra teatro, musica e danza. E ancora a Giardini Aperti 2024 saranno 4 gli incontri letterari, 4 i laboratori creativi, 2 le mostre fotografiche e la proiezione di un documentario.
Dal 22 al 26 giugno e il 24 luglio, Il Festival regalerà ai cittadini fantasiose sorprese per le vie e le piazze di Cagliari, con flash mob e bizzarre incursioni artistiche che sbucheranno inaspettate nel centro urbano.
CAGLIARI – PARCO MONTE CLARO 28 giugno – 1° luglio
La diciassettesima edizione di Giardini Aperti 2024 debutta a Cagliari al Parco di Monte Claro con quattro giorni, dal 28 giugno al 1° luglio, dedicati alla letteratura, alla fotografia e al grande teatro con due prime nazionali firmate da Abaco Teatro e Teatro del Segno.
Partenza dunque il 28 giugno con la mostra fotografica di Giorgio Russo “SEGNI E SEGNALI” che rimarrà visitabile sino al 30 giugno dalle ore 18.00 alle ore 19,30. Una selezione di splendidi scatti dove l’artista svela un forte e originale segno dell’emozione del suo sguardo sulla realtà che lo circonda. L’autore si sofferma in particolare sui disastri ambientali legati all’inquinamento da petrolio, accentuando la gravità di questi spaccati con l’utilizzo del bianco e nero. Contemporaneamente, nella Sala Lilliu della Biblioteca Emilio Lussu, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Monte Claro, partono anche gli incontri letterari coordinati da Giuseppina Ragucci. Protagonisti lo scrittore, poeta Antonello Verachi con il suo libro -“L’UOMO COI BAFFI DI VETRO” e la giovane scrittrice Laura Sini con il romanzo “VIVIMI COSÌ”. Il primo dialoga sulla sua ultima raccolta di versi, scritti frantumando ogni codice e metrica per raggiungere in modo inespugnabile il cuore dei lettori. Laura Sini invece porta all’attenzione del pubblico il tema della violenza nella coppia che anima i personaggi della sua opera. Segue la performance “ALCHIMIE DELL’ANIMA” di Abaco Teatro con Tiziano Polese e Rosalba Piras in cui gli attori, ispirati dagli scritti degli autori presentati, danno vita e voce ai personaggi dei libri di Laura Sini e Antonello Verachi in un perfetto connubio di versi, parole, musica e canto.
Il weekend di Giardini Aperti 2024 si apre poi sabato 29 giugno alle ore 18.00 nella Sala Lilliu della Biblioteca Emilio Lussu, sempre in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Monte Claro, con un incontro letterario che vede protagonista Anna Steri, musicista e scrittrice originaria di Villacidro. Al centro della serata, coordinata da Giuseppina Ragucci, l’ultima sua fatica letteraria “VOLEVO ESSERE CAINO”, ovvero un viaggio a tinte forti sul mondo degli adolescenti e della violenza che serpeggia tra le dinamiche dei più giovani, dove il dolore o la rabbia troppo spesso li rende vivi più della gioia e del bene. A seguire la proiezione del film prodotto da Impatto Teatro “ STORIE DI NATURALE FOLLIA” di Nicola Ambu, direzione artistica di Karim Galici. L’opera riassume le tappe di un approfondito lavoro di ricerca sui temi della marginalità, della salute mentale e delle vicende dell’ex manicomio di Villa Clara culminato nell’omonimo spettacolo coprodotto da Abaco Teatro e Impatto Teatro. Completa la proiezione la mostra “ANIME FRAGILI” che raccoglie splendide fotografie scattate durante lo spettacolo.
Domenica 30 giugno alle ore 18.00 nella Sala Lilliu della Biblioteca Emilio Lussu di Monte Claro il pubblico potrà godere di un altro incontro letterario coordinato da Giuseppina Ragucci. Protagonista il genere noir con lo scrittore Piergiorgio Pulixi e il suo libro “PER UN’ORA D’AMORE”. Sullo sfondo di una Milano violenta e indifferente Pulixi tratteggia una narrativa densa di umanità, pathos e dolcezza: un dramma famigliare che si riflette sulle vite dei singoli poliziotti, risvegliando in loro fantasmi che avevano sperato di essersi lasciati alle spalle.
Infine, alle ore 21,30 nello spazio eventi fronte Laghetto, riflettori sulla prima nazionale firmata dal Teatro del Segno “IO NON LO SO COSA SIA GIUSTO” per la regia di Stefano Ledda. In scena, Stefano Ledda, Tancredi Ermanno Emmi (contrabbasso) e Juri Deidda (sax). Il recital attinge a larghe mani alla grande forza evocativa della prosa e della poesia di Sergio Atzeni e frugando tra le pieghe delle parole dello scrittore ne racconta l’immaginario, invitando il pubblico a riscoprire il mondo narrativo e la prosa di uno dei più grandi talenti letterari della scena nazionale.
Chiude gli appuntamenti al Parco di Monte Claro l’atteso debutto nazionale firmato da Abaco Teatro “IL GIARDINO DI EVA MAMELI CALVINO”, alle ore 21.30 nello spazio eventi fronte Laghetto. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione, per le fonti biografiche, con la Prof.ssa M. Cristina Secci dell’Università di Cagliari, vede in scena Valentina Sulas e Andrea Mameli che curano anche testo e regia. Una messinscena che apre una finestra sulla vita di una pioniera. Eva Mameli Calvino è stata infatti la prima donna a conseguire la libera docenza in una università italiana in Botanica, nel 1915, e la prima donna a dirigere (dal 1926 al 1929) l’Orto Botanico di Cagliari. E’ stata anche la persona che più di tutte ha guidato la crescita di una delle figure più importanti per la cultura del secolo scorso: il figlio Italo.
VILLASPECIOSA – PARCO SAN PLATANO 5 – 9 luglio
Dal 5 al 9 luglio il Festival si sposta a Villaspeciosa nella cornice naturale del Parco San Platano. Primo appuntamento venerdì 5 luglio alle ore 19.00 con I Guardiani dell’Oca che per la gioia dei più piccini propongono “I TRE PORCELLINI”, testo e regia di Zenone Benedetto, con Zenone Benedetto e Tiziano Feola, Pupazzi di Ada Mirabassi. Un viaggio affascinante in un classico della favola animato da tre maialini spiritosi e divertenti alle prese con un lupo maldestro e goffo. Alle ore 21,30 si replica poi la nuova produzione di Abaco Teatro “IL GIARDINO DI EVA MAMELI CALVINO”.
Gli appuntamenti a Villaspeciosa proseguono sabato 6 luglio alle ore 19.00 con “ROBIN HOOD nel castello di Nottingham” prodotto da I Guardiani dell’Oca: testo e regia di Zenone Benedetto, Pupazzi di Ada Mirabassi con Zenone Benedetto e Tiziano Feola. Divertimento assicurato per i più piccoli che possono immergersi nelle affascinanti atmosfere dell’Inghilterra medioevale, tra colpi di scena in un crescendo di emozioni e sorprese. Dagli spettacoli per bambini a un grande omaggio all’artista Edith Piaff, alle ore 21,30 il Festival prosegue con il recital “EDITH PIAFF la voce dell’anima” con Anna Lisa Mameli (voce e recitazione), Corrado Aragoni (direzione musicale e pianoforte) e Remigio Pili (accordeon) firmato da OfficinAcustica. L’allestimento, nato per celebrare il centenario dell’icona della musica francese, fa rivivere il suo mito, ripercorrendo la vita e la carriera di un personaggio che, dai sobborghi di Parigi all’Olympia, fino alle tournée in America, ha stregato il mondo con la sua superlativa voce.
Si prosegue domenica 7 luglio alle ore 19.00 con la replica de “I TRE PORCELLINI” de I Guardiani dell’Oca, per chiudere infine la serata alle 21,30 con “WAKE UP!!” della Compagnia Maimè. Uno spettacolo gioioso e dinamico che esorta al risveglio, al cambiamento e alla continua sfida dei propri limiti, all’interno di un percorso di crescita che porterà a guardare se stessi da una diversa prospettiva.
Lunedi’ 8 luglio alle ore 19.00 ancora tanto divertimento per i più piccini con il Teatro La Maschera che propone “DIAVOLI E PENTOLE” di e con Daniele Pettinau. La pièce gioca, attraverso l’arte della commedia e dei suoi divertentissimi lazzi, sull’assurdo siparietto che vede un Diavolo alle prese con arguti burattini. Chiude la giornata del Festival alle ore 21,30 “A QUEL PAESE” di Anfiteatro Sud, testo, regia e interpretazione di Francesco Civile e Daniel Dwerryhouse. Una commedia divertente che, tra equivoci e imprevisti, affronta il tema della lotta alla routine e la differenza tra esistere e vivere. Lo spettacolo è risultato vincitore del Premio Spirito Fringe Roma Film Festival 2020 e del Concorso La Città Infinita 2015. Martedi’ 9 luglio alle ore 19.00 il Festival propone una produzione de La Bottega dei Teatranti con lo spettacolo per i più piccini “JANAS, SURBILES e altri miti della Sardegna” con Ivano Cugia, Francesco Civile ed Elena Berti, testo e regia di Ivano Cugia. Un viaggio incantato tra leggende e figure fantastiche della nostra Isola pensato per avvicinare i bambini alle radici e al patrimonio antropologico della Sardegna, in modo avvincente e giocoso. A seguire, alle ore 21,30, in scena gli Actores Alidos con “CHICCHI DI RISO” di e con Marta Proietti Orzella e Luca Pauselli alla chitarra. Un momento teatrale comico musicale che propone una carrellata di sketch e parodie, scimmiottando in senso ironico e bonario il mondo del Caffè Concerto, del Varietà, della Rivista e dell’Avanspettacolo. ELMAS – PIAZZA CHIESA 11 – 12 luglio
La successiva tappa del “Festival Internazionale della Sostenibilità – Giardini Aperti 2024” tocca il comune di Elmas che ospita gli eventi nel suggestivo scenario architettonico di Piazza Chiesa. Partenza giovedi’ 11 luglio alle ore 19.00 con la Compagnia Fraternal che direttamente da Bologna presenta “MASQUERADE MASK” con Tania Passarini e Luca Comastri, testo e regia di Massimo Machiavelli e Luca Comastri. Uno spettacolo dedicato ai bambini affollato di personaggi che, con i loro scherzi e le loro battute, affrontano temi sociali e fondamentali come il potere dell’amore, la fame e la miseria dei meno fortunati e la magia, che è essenziale per cambiare in meglio le loro vite. Alle ore 21,30 la serata prosegue con il Teatro del Segno e lo spettacolo “BARONI IN LAGUNA” liberamente tratto dal saggio di Giuseppe Fiori sulla lotta dei pescatori di Cabras. Testo, regia e interpretazione di Stefano Ledda con Andrea Congia (chitarra) e Juri Deidda (sax). “Baroni in Laguna” racconta un’Isola fuori dal tempo tra paesaggi arcaici e avanzi di Feudalesimo, in una sapiente alternanza tra fatti di cronaca, testimonianze, atti giudiziari e immagini d’epoca.
Venerdi’ 12 luglio alle ore 19.00, ancora spazio al teatro per i più piccoli con “CENERENTOLA” dell’Effimero Meraviglioso con Michela Cidu, Elisa Giglio e Annalisa Serri per la regia di Federico Giaime Nonnis. In scena una bizzarra Cenerentola che ribalta la tradizionale fiaba, presentando un personaggio che vuole viaggiare, conoscere il mondo, essere indipendente…in una parola essere libero!
Alle ore 21,30 chiude gli appuntamenti a Elmas lo spettacolo di Abaco Teatro “LE TOPASTRE” liberamente ispirato a testi di Sergio Atzeni e Stefano Benni, con Carla Orrù e Marta Proietti Orzella per la regia di Marta Proietti Orzella. Una vivace carrellata di donne dell’underground che, in una fusione di brevi e brillanti monologhi, presentano in modo divertente la loro ribellione verso una condizione di subordinazione e inferiorità.
SILIQUA – PARCO GIOCHI COMUNALE 13 – 16 luglio Dal 13 al 16 luglio il set di Giardini Aperti si sposta a Siliqua, negli spazi verdi del Parco Giochi Comunale. Si inizia sabato 13 luglio alle ore 19.00 con un appuntamento per bambini firmato da Il Crogiuolo. Si tratta de “LA VALLE DEI MULINI”, testo e regia Giovanni Trudu con Giovanni Trudu e Naika Sechi. Uno spettacolo carico di significati e spunti di riflessione per ritrovare la vitalità e la gioia di vivere in un mondo che sembra voler omologare sentimenti e relazioni. Segue, alle ore 21,30 la replica della produzione Abaco Teatro “IL GIARDINO DI EVA MAMELI CALVINO”.
Apre la giornata di domenica 14 luglio alle ore 19.00 la Compagnia Fraternal con “MASQUERADE MASK in musica”, testo e regia di Massimo Machiavelli e Luca Comastri con Tania Passarini, Luca Comastri, Umberto Cavalli, avvolgente spettacolo impreziosito dalle musiche dal vivo. A seguire alle ore 21,30 Tragodia Teatro presenta “LIANORA REINA”con Daniela Melis, Giuseppe Onnis e Ulisse Sebis per la regia di Virginia Garau. Una nuovissima produzione in forma di reading che, tra parole e musica trasporta lo spettatore indietro nel tempo alla scoperta degli aspetti più intimi e privati della giudicessa Eleonora D’Arborea.
Il Festival prosegue a Siliqua lunedì 15 luglio alle ore 19.00 con “ORLANDO FURIOSO” della Compagnia Fraternal, testo e regia di Massimo Machiavelli e Luca Comastri con Tania Passarini, Luca Comastri e Umberto Cavalli. Una rivisitazione della celebre opera per comunicare ai bambini valori di fratellanza e di pace, attingendo alla storia e alle sue vicende di guerre e genocidi. Per il pubblico adulto poi, alle ore 21,30 il Teatro d’Inverno presenta “ITIS GALILEO un minuto di rivoluzione”, adattamento e regia Giuseppe Ligios con Gianfranco Corona. Un monologo tutto giocato sulla leggerezza della commedia che racconta la vita del geniale Galileo Galilei, pilastro della scienza e dell’astronomia moderna.
Martedì 16 luglio alle ore 19.00 spazio al teatro danza con “IL FAVOLOSO MONDO DI ESOPO” prodotto da Akròama, adattamento e regia di Ivano Cugia con Ivano Cugia, Andrea Gandini e Cristina Orrù. Uno spettacolo che prende spunto dalle favole di Esopo per un allestimento dinamico e originale ricco di interazioni, fantasia, stupore, semplicità delle forme ma profondità dei contenuti. Conclude la serata alle ore 21,30 “PAESAGGI INTERROTTI” di Caravona SMI, una performance multidisciplinare con il paesaggista Luigi Usai e gli artisti dell’Accademia del Tempo: Mattia Campagnola (Nippon), Fatima Dakik, Luca Marcia, Andrea Melis, Benjamin Njoh Bahel. Concept e regia: Ornella D’Agostino, testi e musica: Luigi Usai, Luca Marcia, Andrea Melis, Fatima Dakik. Video: Raul Anderson, Alonso Crespo, Ornella D’Agostino, Su Logu di Luigi Usai (land designer e paesaggista). Al centro della performance il problema complesso della salvaguardia ambientale e della riconversione dei luoghi per creare sinergie tra gli universi dell’arte, della cultura, della ricerca scientifica e dell’economia.
QUARTU S’ELENA – IN OUR GARDEN TEATRO DI PAGLIA 17 LUGLIO
Il programma del Festival prosegue mercoledì 17 luglio alle ore 21,30 nelle magiche atmosfere del Teatro di Paglia di In Our Garden in via Santu Lianu 124 a Quartu S’Elena con la replica de “IL GIARDINO DI EVA MAMELI CALVINO” prodotto da Abaco Teatro.
QUARTUCCIU – ABITARE CON IL VERDE 18 – 19 LUGLIO
Il Festival approda a Quartucciu il 18 e il 19 luglio con due spettacoli incastonati nei lussureggianti spazi naturali di Abitare con il Verde. Giovedì 18 luglio alle ore 19.00 si replica “MASQUERADE MASK” della Compagnia Fraternal e a seguire, alle ore 21,30, Abaco Teatro ripropone “LE TOPASTRE”. Venerdì 19 luglio alle ore 19.00 in scena Akròama con “I MERCANTI STRAVAGANTI DALLE STORIE STRABILIANTI”, testo e regia di Ivano Cugia con Sofia Quagliano, Valentino Pili e Ivano Cugia. Un delizioso appuntamento per i bambini che raccoglie storie avventurose e magiche, tra racconti leggendari, fiabe e favole da ogni angolo della terra per un viaggio di conoscenza e di condivisione della diversità. Infine, alle ore 21,30 va in scena un Messico passionale, generoso, sensuale, drammatico e surreale con l’allestimento di Laboratori Permanenti “MESSICO E NUVOLE” di e con Caterina Casini. Attraverso letture, interpretazioni e musiche, lo spettacolo costruisce una sorta di puzzle, che è immagine d’insieme di una terra così immaginifica, intensa e meravigliosa.
MARACALAGONIS – SU CORU DE MARA 20 – 22 luglio Proseguono le tappe di Giardini Aperti con tre giorni di eventi a Maracalagonis a Su Coru de Mara in Piazza Giovanni XXIII. Partenza sabato 20 luglio alle ore 21,30 con Abaco Teatro che presenta la sua inossidabile produzione: “OTTAVIO BOTTECCHIA vite in volata” di Tiziano Polese con Tiziano Polese e Rosalba Piras che firma anche la regia. Uno spettacolo che narra la storia del famoso Ottavio Bottecchia campione degli anni ’20, ma non solo. E’ un affresco di quell’epoca che rappresenta il ciclismo parallelamente alla storia d‘Italia di quello spaccato storico.
Domenica 21 luglio alle ore 21,30 appuntamento con l’imperdibile prima nazionale “IL POETA GRAFICOMICO – quando il disegno fa spettacolo” di e con Alvalenti, prodotto da Abaco Teatro. Un’originalissima performance dove il famoso comico di Zelig, attraverso vignette che parlano di sentimenti e di sensazioni, interagisce con il pubblico in un crescendo di emozioni che arriva a trasformare qualsiasi segno in un disegno, a tempo di musica e alternando momenti comici e poetici a disegni umoristici.
Gli appuntamenti a Maracalagonis si chiudono infine martedì 22 luglio alle ore 21,30 con la replica di “MESSICO E NUVOLE” di e con Caterina Casini.
MONSERRATO – CASA DELLA CULTURA 25 – 26 luglio
Giardini Aperti prosegue poi a Monserrato nel cortile della Casa della Cultura in via Giulio Cesare, 37. Primo appuntamento giovedì 25 luglio alle ore 19.00 con “CARTONI ANIMALI” di e con Alvalenti prodotto da Abaco Teatro. Un magico momento per i più piccoli in cui l’artista svela alcuni trucchi del mestiere del “disegnatore umorista”, dando vita a vignette parlanti e coinvolgendo i giovani spettatori in un magico mondo nel quale parole, segni ed emozioni si trasformano in disegni e improvvisazioni. Alle ore 21,30 poi, ancora Abaco Teatro in scena con la replica de “IL GIARDINO DI EVA MAMELI CALVINO”. Venerdì 26 luglio alle ore 19.00 proseguono gli appuntamenti per i bambini con “LA VECCHIA MACCHINA” messo in scena da Le Compagnie del Cocomero, allestimento e regia Rahul Bernardelli, con Rahul Bernardelli, Selene Manca, Giulia Sarzi, Monica Pistidda, Enrico Picchiri. Lo spettacolo, dove la storia e la musica si fondono in un unico e armonico linguaggio espressivo, nasce dalla volontà di comunicare ai bambini il valore delle cose e degli oggetti che ci circondano, non solo per il loro uso immediato e contingente, ma anche per quello sentimentale e rappresentativo. Chiude la serata alle ore 21,30 Abaco Teatro con “LE TOPASTRE” liberamente ispirato ai testi di Sergio Atzeni e Stefano Benni.
CAGLIARI – GIARDINI PUBBLICI – GIARDINO SOTTO LE MURA 27 – 30 LUGLIO
Il Festival arriva infine a Cagliari come ultima tappa di un lungo viaggio alla scoperta dell’arte nella sua declinazione di realtà sempre più sostenibile e attenta alla salvaguardia del pianeta. Così dal 27 al 30 luglio e dal primo al 4 agosto, i Giardini Pubblici del capoluogo, il Giardino sotto le mura e il Colle San Michele ospiteranno una fitta maratona di eventi per grandi e piccini.
Partenza sabato 27 luglio alle ore 18.00 nel Giardino sotto le mura con laboratorio per bambini organizzato da Legambiente “COMUNITÀ OPEROSE: API E FORMICHE”. Segue alle ore 19.00, sempre nel Giardino sotto le mura, lo spettacolo per i più piccoli “DORA LA PESCIOLINA D’ORO – tre desideri per tre giocattoli” prodotto da Gli Alcuni di Chieti, scritto da Sergio Manfio, regia di Laura Fintina e Sergio Manfio con Tullia dalle Carbonare e Simone Babetto. Un momento dedicato ai bambini che, prendendo spunto dalla fiaba “Il pesciolino d’oro” di Aleksandr Puškin, vuole proporre una riflessione sui giochi delle bambine e dei bambini e dei loro desideri più autentici.
Alle ore 21,30 poi, ai Giardini Pubblici nel Piazzale della Galleria replica di “IL POETA GRAFICOMICO – quando il disegno fa spettacolo” di e con Alvalenti, prodotto da Abaco Teatro.
Al via anche i laboratori per bambini a cura dell’Unicef, domenica 28 luglio alle ore 18.00 nel Giardino sotto le mura con “DISEGNA E COLORA LA PIGOTTA” in cui, attraverso l’utilizzo di colori diversi in base alle emozioni provate, i più piccoli daranno forma e vita alle famose bambole simbolo dell’Unicef.
Ancora in scena Gli Alcuni, domenica 28 luglio, alle ore 19.00 nel Giardino sotto le mura, con “LA REGINA DELL’ACQUA” di Sergio Manfio, regia di Laura Fintina e Sergio Manfio con Tullia dalle Carbonare, Simone Babett. Lo spettacolo, tutto incentrato sulla tematica del risparmio dell’acqua e del suo uso consapevole, ha ricevuto il Premio Miglior Attore per Simone Babetto All’Europuppet Festival 2023. La serata si chiude alle ore 21,30 ai Giardini Pubblici nel Piazzale della Galleria con un avvincente spettacolo alla scoperta di una figura indimenticabile della storia contemporanea: “MARGHERITA HACK una stella infinita”, con Laura Curino, testo e regia di Ivana Ferri, prodotto da Tangram Teatro di Torino. Un omaggio e un divertito ricordo all’ originalità e simpatia della scienziata che nella sua lunga vita ha riempito auditorium e teatri, diretto un osservatorio, difeso la libertà della scienza, la laicità dello stato e combattuto per la parità dei diritti.
Il Festival Giardini Aperti prosegue lunedì 29 luglio nel Giardino sotto le mura con il secondo appuntamento dedicato ai laboratori creativi e di sensibilizzazione messi a punto dall’Unicef. Questa volta si lavora su “I DIRITTI DELLA NATURA” quale preziosa alleata per una vita armoniosa in perfetto equilibrio con l’ambiente che ci accoglie.
A seguire, alle ore 19.00 nel Giardino sotto le mura, ancora attività per bambini con la compagnia Gli Alcuni che propongo “I MUSICANTI DI BREMA” di Sergio Manfio, regia di Laura Fintina e Sergio Manfio con Tullia dalle Carbonare e Simone Babetto. La nota favola dei fratelli Grimm, viene riproposta in una nuova e interessante rilettura, trattando argomenti molto attuali, come la diversità, il rifiuto da parte degli altri, il riconoscimento delle proprie risorse e l’importanza di collaborare per superare le difficoltà. In chiusura di giornata alle ore 21,30 ai Giardini Pubblici nel Piazzale Galleria, replica della prima nazionale di Abaco Teatro “IL GIARDINO DI EVA MAMELI CALVINO”.
Ancora spazio ai bambini martedì 30 luglio alle ore 18.00 nel Giardino sotto le mura con il laboratorio a cura di Operazione Africa “A come Alfabeto, A come Acqua, A come…VITA”. Momento creativo per bambini temerari: uno scrigno di tesori tutto da scoprire!
Alle ore 19.00, sempre nel Giardino sotto le mura, va poi in scena lo spettacolo per bambini e famiglie “SCIMMIOTTO E TRIPITAKA” della compagnia Il Mutamento di Torino con Matilde Amato e Andrea Chiapasco, drammaturgia e regia di Giordano V. Amato. Lo spettacolo fa parte del più ampio progetto Il Viaggio Continuo nato per avvicinare i ragazzi alla conoscenza di culture e tradizioni distanti dalla nostra, quindi ai temi dell’integrazione, della tolleranza, della pacifica convivenza, dell’incontro e dello scambio tra differenti culture, nel rispetto delle singole identità. La serata si chiude magicamente in musica alle ore 21,30 ai Giardini Pubblici nel Piazzale Galleria con un evento di respiro internazionale. Protagonisti i musicisti dell’ensemble KARKUM PROJECT – MUSICA E CULTURA CURDA capitanato da Mübin Dünen con Mübin Dünen (voce, santur, duduk, ney, percussioni, saz, baglama), Giulia Tripoti (voce, saz, percussioni, ogür sazi) Claudio Merico (violino, rebab, oud). Un affascinante viaggio nella cultura curda, attraverso le sonorità e le musiche di questo popolo che si estende trasversalmente dall’Asia Minore lungo tutto il Medioriente. Un concerto che si esprime come una vera e propria storia d’amore in musica, nella sua accezione più sofferente, un viaggio onirico della tradizione attraverso suoni, voci, melodie e ritmi che riecheggiano nello spirito dei luoghi.
CAGLIARI – COLLE SAN MICHELE TEATRO IN PIETRA 1° – 4 AGOSTO
Dal 1° al 4 agosto Giardini Aperti si sposta nel Teatro in Pietra del Colle San Michele con tanti appuntamenti di livello internazionale come “FAMIGLIA GARDELONE” di e con Mauro Paganini che dall’Argentina e dalla Spagna, il 1° agosto alle ore 19.00, incanterà il pubblico con una performance animata da marionette, umorismo e musica. Alle ore 21,30 parte poi il primo evento dell’antologia dedicata alla “bicicletta” con “PERDIFIATO l’incredibile vita di Alfonsina Strada” di e con Michele Vargiu – Premio “PalcoOFF”2023 al Catania Fringe Festival come Miglior Attore e Miglior Soggetto. Si tratta di una coproduzione Meridiano Zero, Teatro Tabasco, Compagnia Vaga che racconta una storia di passione e di lotta, di muscoli e respiri spezzati: la vita di Alfonsina Strada, ciclista professionista e appassionata, detentrice di numerosi record su pista, nonché unica donna nella storia a correre il Giro d’Italia, nel 1924, al grido di «Vi farò vedere io se le donne non sanno stare in bicicletta come gli uomini!»
Secondo appuntamento con gli spettacoli dedicati alla bicicletta domenica 2 agosto alle ore 19.00 con un altro evento internazionale in compagnia di Jessica Arpin e il suo mirabolante spettacolo “KALABAZI”, una miscela di teatro, acrobazie, circo, cabaret e poesia in sella al velocipede. L’artista, che da sempre gira il mondo incantando grandi e piccini, offre un approccio unico al linguaggio performativo dialogando col pubblico e coinvolgendolo nei suoi numeri. Segue alle ore 21,30 l’imperdibile appuntamento con il geologo Mario Tozzi che assieme a Lorenzo Baglioni presenta “AL CLIMA NON CI CREDO”. In scena, con l’ausilio di immagini e video, evocando Greta Thunberg, i molti movimenti ambientalisti internazionali animati dai giovani e ascoltando la vox populi, col conforto delle tesi scientifiche e aiutati dalle didascalie canore, in un’ora e mezza di spettacolo il brillante duo cercherà di il pubblico che per arrestare i danni dei mutamenti climatici non c’è davvero più tempo.
La penultima giornata di Giardini Aperti si apre poi lunedì 3 agosto alle ore 19.00 con “MITI D’ACQUA” di e con Sista Bramini accompagnata da Camilla Dell’Agnola alla viola prodotto dalla compagnia O Thiasos TeatroNatura di Roma. Lo spettacolo trova ispirazione nelle metamorfosi acquatiche di Ovidio dove il mondo delle passioni umane e quello degli elementi naturali vivono ancora in un contatto fecondo di straordinari riflessi. L’intento è quello di evocare l’emozione pura, inconsueta, di un’appartenenza reciproca, forse dimenticata, tra ciò che scorre dentro di noi e ciò che scorre fuori, nella natura circostante. Alle ore 21,30 infine, si chiude l’antologia teatrale dedicata alla bicicletta con la produzione di Abaco Teatro “OTTAVIO BOTTECCHIA vite in volata” di e con Tiziano Polese e Rosalba Piras che cura anche la regia.
La diciassettesima edizione del “Festival Internazionale della Sostenibilità – Giardini Aperti 2024” si chiude martedì 4 agosto con due straordinari eventi di valenza internazionale. Alle ore 19.00 protagonista della scena è il geniale Emanuele Montibeller con “LECTIO MAGISTRALIS”, un incontro e dialogo aperto col pubblico sul tema di come oggi incalzi sempre più l’esigenza di una diversa collocazione nello spazio e nel tempo delle opere d’arte, delle cose, degli stessi fruitori, che sono chiamati a entrare nel processo artistico e ne diventano corresponsabili. Emanuele Montibeller, nato in Trentino, ha fondato Arte Sella, che a tutt’oggi rappresenta il luogo, noto in tutto il mondo, dove arte, architettura, musica, danza e altre espressioni della creatività umana si fondono.
In chiusura, alle ore 21,30 direttamente da Milano, i Freakclown si esibiscono in “LOST IN ROCK”, regia di Rita Peluso con Alessandro Vallin, Stefano Locati e Alessandro Palumbi. Uno spettacolo esilarante che unisce comicità, surrealismo, musica dal vivo e ricerca sul clown moderno, che è la cifra stilistica che accompagna il Trio da più di venti anni. Nella performance ogni pretesto diventa fonte di gioco, e allora gli amplificatori degli strumenti si trasformano in pupazzi, gli strumenti diventano racchette per un’improbabile partita a tennis, le bacchette della batteria vengono utilizzate come clave da giocolieri, ma soprattutto il pubblico viene reso partecipe del gioco del clown.
Il “Festival Internazionale della Sostenibilità – Giardini Aperti 2024” è organizzato da Abaco Teatro con il Contributo del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, della Fondazione di Sardegna, con il Patrocinio della Città Metropolitana di Cagliari, il sostegno e il patrocinio dei Comuni di Villaspeciosa, Siliqua, Monserrato, Maracalagonis, Elmas e Cagliari.
Due Eroi per i Diritti Umani premiati dal Gruppo Civico Interazione
Conferito a Ivano Argiolas, fondatore dell’ente benefico “Renzo Galanello”, e Maria Fois Maglione, fondatrice e responsabile de Il Giardino di Lu, il premio speciale Eroe per i Diritti Umani
La serata di giovedì 7 dicembre ha visto celebrarsi, per il secondo anno consecutivo, il premio speciale “Eroe per i Diritti Umani”. Il premio, indetto dal Gruppo Civico Interazione, mira a individuare persone che si sono distinte per il loro impegno nei confronti della comunità; un impegno profuso senza la pretesa dei clamori della cronaca ma che nei fatti influenza in larga scala la nostra comunità.
L’evento si è celebrato presso la comunità La Collina di Don Ettore Cannavera, uno dei fondatori del Gruppo Civico Interazione alla presenza di alcune decine di persone e di altri due tra i fondatori, Nicola Oi della Chiesa di Scientology e Mohamed Doreid dell’Unione Culturale Libanese nel Mondo. E’ stato Nicola Oi ad aprire la serata portando in primis il saluto del quarto dei fondatori, Yudhisthira Dasa, responsabile in Sardegna dei devoti Hare Krishna. La data non è stata scelta a caso ed opportunamente ricade in vicinanza del 75° anniversario dalla pubblicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani risalente al 10 dicembre 1948.
Dopo la proiezione del video “La Storia dei Diritti Umani”, Mohamed Doreid è stato chiamato a consegnare il primo premio a Ivano Argiolas. La scelta è ricaduta su lui perché non solo ha creato varie associazioni, tra le quali l’Ente Benefico Renzo Galanello è la più recente in ordine cronologico, in favore e supporto di chi come lui è affetto da talassemia, ma ha perfino messo a disposizione la sua stessa vita affinché la ricerca scientifica potesse progredire in direzione di una soluzione per chiunque sia affetto da questa patologia. “Personalmente, come scrivo nel mio libro “Paura di Guarire”, nelle mie attività (siano esse di volontariato, politica e lavoro) c’è la voglia di restituire quanto ricevo dai donatori di sangue, dagli operatori sanitari, dai ricercatori e dalle persone che mi vogliono bene” ha detto Ivano Argiolas, mostrando grande gratitudine per le persone con cui collabora e grazie al cui aiuto riesce ad ottenere i risultati per cui è stato premiato.
A far seguito è stato Don Ettore Cannavera che ha introdotto il secondo premio della serata a Maria Fois Maglione, fondatrice e responsabile de Il Giardino di Lu. Nel suo caso la scelta di premiarle Eroe per i Diritti Umani è ricaduta per la sua capacità di trasformare un dramma, come la perdita prematura di una figlia per un tumore ovarico, in opportunità: tramite la prevenzione sul tumore ovarico infatti garantisce la possibilità che tante donne si salvino da questo male e tramite il Giardino di Lu e l’Orto Terapeutico, riserva ristoro, calma e pace interiori, non solo a chi soffre di mali paragonabili a quello sofferto da sua figlia, ma a qualunque visitatore. “Coltivando i tulipani pensavo di poter parlare ancora con mia figlia. Poi le continue visite e richieste delle persone mi hanno fatto pensare che potevo aiutare altre donne e così è nato il Giardino di Lu. Ad oggi finanziamo borse di studio per la ricerca sempre nella speranza di dare aiuto e conforto a chi vive questo male” sono state le commoventi parole di Maria Fois Maglione.
In conclusione un invito al pubblico ad approfondire la conoscenza dei 30 articoli della Dichiarazione Universale. Soprattutto un invito a cercare tra le proprie conoscenze, coloro che si impegnano perché ad altri siano garantiti diritti; a cercare quelli che si danno da fare, non pensando solo a se stessi, ma tenendo sempre ampio spazio per l’aiuto a chi li circonda. Un invito ad individuare altri Eroi che, come Ivano Argiolas e Maria Fois Maglione, si danno da fare per la comunità con una tale naturalezza da non pensare mai di dover ricevere un premio per ciò che fanno, ma che di fatto, con la loro missione, rappresentano quella mano tesa che tutti possiamo raggiungere quando abbiamo bisogno di aiuto. Appuntamento all’anno prossimo per conoscere chi saranno i nuovi premiati come Eroe per i Diritti Umani.
Nicola Oi introduce la serataMohamad Doreid consegna il premio EROE PER I DIRITTI UMANI 2023 a Ivano ArgiolasDon Ettore Cannavera consegna il premio EROE PER I DIRITTI UMANI 2023 a Maria Fois Maglione
La professoressa Assunta Corona, docente emerita di Storia della Chiesa all’Istituto di Scienze religiose di Cagliari, ripercorre in cinque incontri le principali tappe e il senso generale del sinodo inaugurato da papa Francesco il 10 ottobre 2021.
Le innumerevoli attività interreligiose, che il gruppo civico Interazione porta avanti da anni, hanno visto un incontro alla Chiesa di Scientology della Sardegna nella serata di martedì 7 febbraio. Poteva essere compreso fin dal titolo dell’incontro il tenore di questa riunione: “Un Solo Dio per tutto il Creato” è stato l’argomento sul quale si è dibattuto per stabilire attività che abbiano luogo nei prossimi mesi e vedano il coinvolgimento del maggior numero possibile di confessioni religiose.
In primis erano presenti i fondatori del gruppo Interazione, Don Ettore Cannavera, Yudhisthira Dasa, Mohamad Doreid e Ignazio Deriu, rispettivamente di fede Cristiana, Hare Krishna, Islamica e Scientology. In aggiunta Suor Assunta Corona e Piano Siddi, Direttore Ufficio Ecumenico e Dialogo Interreligioso della Diocesi di Cagliari, hanno elevato lo spessore del dibattito, tanto sul piano culturale, quanto su quelli umano e teologico. Si è dibattuto sulla diffidenza che talvolta hanno le persone nell’accettare la sola idea che qualcuno possa professare una fede differente dalla propria. Nel dibattito è stato molto facile comprendersi ma sono emerse delle criticità che il gruppo Interazione si è proposto di affrontare, a prescindere da quanto tempo possa sembrare volerci, per creare un clima di vera tolleranza.
L’urgenza di affrontare queste criticità è stato aperto con alcune parole di L. Ron Hubbard: “Il punto più critico in cui una cultura può essere attaccata è probabilmente la sua esperienza religiosa” e ancora, “La religione è il primo senso di comunità”. Sono emersi due punti chiave sui quali lavorare e che appaiono per certi versi in contraddittorio ma che di base convergono: paura e rafforzamento della fede. Dalle parole di Don Ettore Cannavera che ha individuato in incontri come questo “il vero senso di interreligiosità” consistente nella conoscenza e accettazione della diversità, a quelle di Suor Assunta che ha sottolineato come “non c’è sincretismo nell’accattare la fede altrui, Dio sa dell’esistenza di più fedi e se le accetta Lui, diveniamo più forti nella nostra fede se accettiamo l’esistenza di altre vie che ci conducono a Lui”. Ancora Yudhstira Dasa che ha sottolineato quanto “l’uomo purtroppo è troppo spesso spinto dalla paura e non accetta il diverso perché la paura stessa lo guida” e Mohamad Doreid a supportare lo spirito de “dobbiamo semplicemente essere più umani” si è giunti alla conclusione di Pino Siddi “la forza nella nostra personale fede deve sempre crescere e allora non avrò paura della fede altrui, solo così potrò arricchirmi culturalmente nel conoscere esperienze di altri”. Con questi temi ben impressi nella mente, il gruppo ha concluso la serata con l’accordo di proseguire il cammino di incitare ognuno a rafforzare la propria fede diffondendo una cultura di curiosità delle diversità per raggiungere un vero clima di tolleranza.
Non solo la celebrazione del 74° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ma anche la presentazione di assolute eccellenze in questo campo.
La serata di lunedì 12 dicembre ha visto svolgersi l’annunciato Premio Speciale Eroe per i Diritti Umani. Si è celebrato nel Teatro Sant’Eulalia che, vista l’annessione alla parrocchia, non poteva essere luogo più adatto per un iniziativa come questa. A consegnare il premio è stato il Gruppo Interazione, da anni attivo nel diffondere ideali di tolleranza, pace e comprensione reciproci e che, tramite questo evento ha voluto contemporaneamente celebrare il 74°anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e rendere omaggio a persone che garantiscono il rispetto degli stessi.-
La serata si è aperta coi saluti a nome dell’amministrazione comunale di Cagliari da parte dell’On. Edoardo Tocco. Il suo discorso ha immediatamente introdotto la necessità di rendere i Diritti Umani una realtà sottolineando l’impegno necessario da parte di ogni singolo cittadino e degli amministratori in primis. A seguire il primo a ricevere il riconoscimento “Eroe per i Diritti Umani”. Si è trattato del Signor Iser Sanna che ha ritirato il premio a nome della Comunità di Soleminis Onlus di cui è fondatore e responsabile. “Fatti personali mi hanno portato a dovermi occupare di situazioni di estremo disagio – ha detto il Signor Sanna – ma nel farlo ho pensato a tutti quelli che potevano vivere situazioni simili alla mia. Credo in Cristo e per questo ho voluto estendere a qualunque bisognoso il mio operato. Ecco perché da 38 anni continuo con questo servizio”.
A fargli seguito è stata Suor Assunta Corona, dell’ordine delle Figlie della Carità. Ha avuto il ruolo di insegnante nella vita “ma l’ho interpretato porgendo la mano a quelli che parevano essere indietro, spesso ultimi. Ho sempre preposto queste persone perché troppo spesso rimangono abbandonate a se stesse e nell’aiutarle mi arricchivo”. Le persone a cui faceva riferimento non erano solo studenti con bassi voti, ma ragazzi e soprattutto ragazze che avevano conosciuto i lati oscuri della vita, perfino le violenze.
Dopo è stato il turno di Professor Carlo Pilia che ha fatto del diritto molto più che un insegnamento. “Ho notato studenti perdere la passione per il diritto mentre questo è ciò che ci garantisce doveri e libertà – ha detto il Professore – Ho lavorato e lavoro per perfezionare la laurea Europea in Mediazione Sociale perché le persone lasciano il proprio paese in quanto sentono che i propri diritti fondamentali sono calpestati, talvolta persi. Quando l’emigrante arriva nel nuovo paese, gli viene detto ‘non hai diritto di…’. Allora quale è la tutela della persona se non ha diritti in patria e nemmeno dove viene accolto?” Quest’importante riflessione lo ha portato a codificare un nuovo percorso che forma professionisti del diritto e dell’accoglienza in contemporanea.
A chiusura dell’evento è stata presentata l’istituzione di un nuovo premio alla memoria di coloro che nella vita hanno mostrato coraggio, forza, responsabilità e onore ma i cui gesti sono rimasti nei ricordi della famiglia e di quelli che sono stati salvati. I racconti d’infanzia del conduttore televisivo Gennaro Longobardi hanno portato alla consegna di questo premio a suo padre Ciro che letteralmente salvò la vita a numerose persone. Il premio dal titolo “Il Mio Eroe” prevede appunto portare alla memoria esempi come questo, per sottolineare un concetto che è emerso anche dai discorsi di tutti e tre i premiati in precedenza: nessuno ha detto di sentirsi eroe, tutti hanno raccontato di sentirsi spinti dal dovere e da un’innata voglia di determinare condizioni migliori nelle persone con cui vengono a contatto. In tal senso tutti hanno mostrato quanto non basti fare ciò che si riesce a fare ma sia necessario fare ciò che va fatto.
Ancora una volta la serata ha mostrato che, come disse L. Ron Hubbard “i diritti umani devono divenire una realtà non un sogno idealistico”. Il fatto che nella nostra società ci siano persone che, con l’umiltà dimostrata da tutti i premiati, agiscono per far stare meglio le altre persone, non può che far sperare nella possibilità che i Diritti Umani possano arrivare ad essere garantiti a tutti.
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